lunedì 26 settembre 2011

Pericolo e opportunità


危  機 


"Pericolo" e "opportunità" sono i due ideogrammi che compongono la parola "crisi" in cinese. La tanto bistrattata ed odiata parola "crisi" in realtà rivela la metafora della medaglia con le due facce. Da una parte vediamo un pericolo che minaccia una sfera della nostra vita, infatti si parla di crisi di coppia, crisi nei rapporti d'amicizia, crisi economica e finanziaria, crisi nel lavoro...ma ci si dimentica che proprio in questi momenti che solo in apparenza sono di paura, ci sono le spinte al rinnovamento..quindi dal lato opposto la faccia dell'opportunità. Basta essere disponibili al cambio di visione non fermandosi all'apparente disastro qualsiasi sia l'ambito. 



Per esempio nel rapporto di coppia la crisi rivela una necessità di evolvere il rapporto innovandolo sotto qualche aspetto, c'è proprio una spinta a reinventarsi. Quando le basi di amore sono solide la coppia trova giovamento da una crisi, anzi è la sua più grande opportunità di crescita per fare insieme il salto verso un'evoluzione nel cammino insieme. Senza una crisi il rapporto ristagnerebbe ed andrebbe lentamente morendo fino alla separazione....ma questo avviene quando non ci sono basi solide sulle quali si è costruito il rapporto, oppure avviene quando due persone son talmente impaurite da non vedere oltre il messaggio che la crisi porta con sé : la spinta al cambiamento.


La crisi in ambito lavorativo comporta una maggiore creatività nell'inventarsi nuove figure professionali o riscoprire le proprie passioni fino a farle diventare la  propria fonte di reddito. Persone che hanno perso il posto di lavoro possono dedicarsi inoltre maggiormente alla famiglia e ritrovare la gioia di condividere molti più momenti della giornata. L'importante è sempre porsi degli obbiettivi e non stancarsi mai di percorrere il cammino per raggiungerli. 
Quindi accogliamo la "crisi" con un senso di gratitudine e lasciamoci ispirare dall'ebbrezza del cambiamento in atto certi appena girato l'angolo c'è l'opportunità che non avremmo mai immaginato :-)

un abbraccio
Laura Alghisi - Target Coach

martedì 20 settembre 2011

La fatina della meditazione - fiaba per i miei bimbi

C'era una volta in un bosco un villaggio di fatine. Ognuna di loro viveva in una casetta fatta a fungo ed ognuna di colori diversi. Tutte le fatine erano specializzate in qualcosa, c'era la fata cuoca, la fata pasticcera, la fata sarta, la fata musicista, la fata lavandaia e via dicendo. Tra loro però c'era anche una fatina giovane, diciamo apprendista che stava cercando quale fosse il suo talento da sviluppare per aiutare poi le altre sorelle fatine. Quindi, ogni mattina si svegliava ed andava ad imparare il mestiere da ciascuna, però i risultati erano pessimi e non riusciva a capire quale fosse il suo talento perché pareva che non ci sapesse fare con nessuno dei mestieri che le altre le stavano insegnando. 






Così, un giorno, la fatina corse disperata fino al centro del bosco e in lacrime si fermò seduta appoggiata ad una quercia secolare. Iniziò a piangere e singhiozzare disperata, finché di colpo le lacrime smisero di scendere e si rese conto di essersi improvvisamente calmata. Infatti, appoggiandosi alla corteccia dell'albero iniziò a percepire la voce della saggia quercia, questa le chiese: "come mai piangi e ti disperi così bella piccola fatina?" 
- lei rispose: "sono una frana, non riesco ad imparare a fare nulla di quello che riescono a fare le altre..non so cucinare, non so lavare, non so cucire e neanche suonare o cantare...quale sarà la mia fine se non potrò aiutare le mie sorelle?
- l'albero disse: "io credo in te e sono certo che tu abbia un talento straordinario, solo che lo devi trovare dentro di te e non fuori"
- la fatina dubbiosa rispose: "a cosa serve un talento invisibile?"
- l'albero continuò: "tu hai un dono speciale e le altre staranno tutte meglio dopo che tu l'avrai scoperto. Continua ad andare tutti i giorni ad imparare dalle tue sorelle, non importa se la torta non è perfetta, se la tua cucina non è saporita o se il vestito che cuci è storto, continua ad imparare con fiducia e vedrai che presto capirai il tuo talento."




La fatina seguì il saggio consiglio della quercia e continuò ad andare ogni giorno senza lamentarsi a scuola di cucina, cucito, canto ecc...poi si prendeva del tempo per andare nel bosco a trovare la sua saggia consigliera. Si sedeva ai piedi della quercia con le gambe incrociate e semplicemente si metteva in ascolto dei messaggi che la quercia le comunicava, così col passare del tempo la piccola fatina si sentì sempre meglio e imparò un po' di tutto.
Intanto, le altre fate divennero curiose di sapere come faceva ad essere sempre felice e soddisfatta. La piccola fatina disse di aver scoperto una quercia saggia a cui rivolgeva le sue richieste e che dispensava ottimi consigli, ma quando ci andò con le sue sorelle, queste non sentivano le risposte. 
La quercia le disse "cara, tu hai un talento speciale nel sostenere le tue sorelle e aiutarle ad essere più felici, questo è il tuo compito al villaggio. Ricordati anche che le risposte ad ogni tuo dubbio o problema sono già dentro di te come dentro ogni altra fata, tu sei stata brava a scoprire questo segreto ora continua ad insegnarlo a tutte le fatine che te lo chiederanno". E così fece, divenne un insegnante straordinaria ed insegnò a tutte l'arte del vivere felici.

Stretta la foglia e larga la via, dite la vostra ch'io detto la mia

venerdì 9 settembre 2011

IL DONO PIU' GRANDE



Oggi il tema ricorrente della mia giornata è stato il libero arbitrio.
Stamattina ho discusso per un'ora attorno a questo argomento, ringrazio molto la mia scettica collega A. per avermi dato modo di rinverdire le mie convinzioni. E' bastato aver scritto un solo post dopo le vacanze per ricordarmi chi sono. Come mi piace sostenere: nulla accade per caso e tutto ha un filo logico.
Stamattina mi son concessa del tempo per rivedere il mio volantino promozionale, dopodiché ne ho stampato una copia per la mia collega che si stava lamentando per la sua psoriasi e che è in cura con cortisone.
Quindi, riconosco che è partito lo schema "salvatore-vittima", dentro di me (non ho proprio resistito :-) ) è scattata la voglia di farle provare uno dei miei trattamenti. Lei ha alzato un muro, mentre mi faceva domande su come opero etc... vedevo progressivamente  la sua espressione di chiusura, le sue braccia e le gambe incrociarsi mentre dentro di me mi sentivo respingere. 
Contrariamente a quanto facevo tempo fa, non mi sono interrotta e ho continuato a sostenere le mie tesi, lei puntualmente a dire che crede solo "nella medicina convenzionale, al massimo un pochino di omeopatia, ma neanche tanto". io ancora imperterrita (senza capire subito che ero caduta nello schema in pieno), a dirle che per guarire anche con le medicine serve fiducia nel farmaco e nel medico. A quel punto, ho detto basta, no grazie e, intenzionata a concludere la discussione (che pesava al mio ego) le ho detto che era libera di credere quello che voleva, infatti esiste il libero arbitrio...ecco che siamo finite a parlare di scelta. Io sostengo che siamo liberi di scegliere al 100% nella nostra vita...lei a dire: "non verrai a dirmi che anche chi soffre di tumore e muore, sceglie di farlo?". Io sono rimasta calma (a fatica, A. grazie ancora) e mi sono limitata a darle ragione, ovvero le ho confermato che come lei credo a ciò che sperimento e vedo, quindi in tanti anni ho sperimentato di persona e visto parecchi miracoli piccoli o grandi (per me non c'è differenza tra la guarigione da un'emicrania o dalle crisi di panico o perdonare una persona, oppure trovare il lavoro della propria vita ecc...) ed è questo ciò che conta! La praticità e i risultati visibili e tangibili, al di là della filosofia e delle belle parole di cui ci si può farcire la bocca, se poi non si mette in pratica ciò che si va predicando. Io quello che penso lo faccio e vedo i risultati e soprattutto ho fiducia.sono convinta che se scelgo di guarire, questo accade. Infatti, sono guarita dalle verruche plantari quando ho smesso di incazzarmi (scusate il francesismo) perché mi davano fastidio, ho mandato tanto Amore e per un mese me ne sono dimenticata. Ho smesso di alimentare quel pensiero, quando poi prima della partenza per il mare, mi son ricordata di controllare il piede, queste erano tutte secche stecchite! Io questo lo chiamo miracolo..ho scampato un intervento chirurgico di asportazione, con conseguente uso di stampelle per un po' e 150€ di dermatologo risparmiati! 
Stasera di nuovo ho incontrato il tema del libero arbitrio. Mia sorella mi ha scritto in chat informandomi del ricovero in ospedale della nonna e mi chiedeva cosa potevamo fare per aiutarla, perché non voleva che la nonna soffrisse e cose di questo tipo...io riallacciandomi al leit motiv di oggi, le ho ricordato che abbiamo il dovere di lasciare scegliere la nonna come andarsene, noi abbiamo solo il diritto di decidere quanto tempo stare arrabbiati per questo. Quando lei morirà dobbiamo limitarci a prendere atto della sua scelta e, superata la reazione perfettamente umana di rabbia e dolore, ringraziarla per i grandi insegnamenti che ci sta offrendo.
Purtroppo la cultura occidentale e cattolica ci ha insegnato ad arrabbiarci con Dio perché non ci salva e ci lascia soffrire, ma ci siamo dimenticati che Dio ci ha regalato il dono più grande: IL LIBERO ARBITRIO. Ciò significa che qualsiasi cosa facciamo, restiamo sempre suoi figli e Lui ci amerà sempre. Ci ha offerto l'esperienza terrena lasciandoci libertà di scelta in tutto: come e quando nascere, vivere e morire. Io credo che questo sia di grande conforto.
Vi voglio bene! 
Un abbraccio di luce

mercoledì 7 settembre 2011

Non si è mai veramente in vacanza!


Cari amici vicini e lontani.....rieccomi dopo più di un mese di silenzio. Eh sì mi son concessa ben un mese di ferie quest anno....essendo ancora incastrata nello schema del lavoratore dipendente, o meglio lavoratrice dipendente, ho fatto ciò che la maggior parte delle persone fa: stacca la spina e per il tempo delle ferie si spegne...dimentica l'orologio e il calendario. Attenzione, non dico sia un male, anzi, tuttaltro perchè si passano 10 -11 mesi all'anno schiavi della timbratrice e degli orari scolastici..
Il mese di agosto appena trascorso mi ha regalato molte esperienze ed alcune di esse molto forti , che ancora stanno lavorando in me. Partendo dalla prima cito il viaggio a Cervia con le mie Lucia grande e Lucia piccola per la serata di The Life Code. E' stato un momento magico che ha riunito in una cornice di paesaggio splendido delle persone straordinarie che ho avuto l'onore di conoscere ed altre che ho rivisto con grande piacere. Siamo state ospiti di una famiglia splendida in una villetta con piscina, dove l'abbondanza è soprattutto d'amore e di serenità. Sandra ed Angelo ci hanno accolto con un calore ed un'apertura unici...mia figlia di 6 anni si è messa a dormire la sera coi loro figli di 9 e 10 appena conosciuti...questo è sinonimo di una grande armonia famigliare...poi Lucia il giorno dopo non voleva più ripartire tanto stava bene con loro.
Il giorno della partenza per tornare a casa la mia nonna di 84 anni si è sentita male a causa di 2 ischemie ed è stata portata d'urgenza in ospedale. Premesso che sono mesi che temo per la sorte dei miei nonni, in particolare alla nonna avevo detto 2 mesi prima di stare attenta alle cadute, infatti si è sentita male cadendo dalla sedia dopo pranzo. Da lei sto imparando cosa significa la pazienza. sopporto in silenzio cure mediche fastidiose (flebo, cateteri e  sondino per alimentarsi dal naso), non riesce ad esprimersi bene avendo la parte sinistra della bocca paralizzata tuttavia cerca in ogni modo di farsi capire e di continuare ad interagire con il mondo esterno. Io ringrazio Dio per mostrarmi questo esempio vivente di donna dolce e paziente.
Continuando in ordine cronologico, il 22 agosto siamo partiti per il soggiorno in Sardegna e mentre il traghetto stava partendo è sopraggiunta un'altra notizia che mi sta facendo crescere. Un nostro amico caro di 36 anni si è sentito male e gli hanno diagnosticato un tumore al cervello che avrebbero rimosso dopo pochi giorni. Io sono molto legata a Diego, gli voglio bene e lo percepisco come un figlio ( chi lo sa in una vita passata potrebbe esserlo stato) da tanto che ce l'ho a cuore. E' un bel ragazzo che ha avuto alcune disavventure nella sua vita, è stato mollato dalla fidanzata incinta con la quale avevano deciso di sistemare casa per vivere insieme. Costei sparì e non gli ha permesso di riconoscere subito il figlio, cosa che è stata possibile solo con l'intervento del giudice, poi il bimbo è stato operato per rimuovere il timo e la madre non voleva che crescesse conoscendo suo padre.
L'anno scorso per una decisione improvvisa, abbiamo deciso di prenotare le ferie dove abita lui al mare. Avevamo deciso inizialmente di saltare le vacanze, poi alla fine qualcosa ci ha spinto ad andare da lui. Beh, non ci crederete ma dal primo istante in cui l'ho rivisto, ho guardato Stefano ed in coro ci siamo detti: "D non sta bene". Ancora non sapevamo, cosa che poi lui ci ha raccontato a cena, che era sotto stress per una fidanzata che lo aveva tradito. lasciato e per la quale ancora impazziva....ma alla luce di quanto successo tre settimane fa, la nostra sensazione riguardava qualcosa di più grosso che a quel tempo non sapevamo identificare. Da allora i nostri contatti con lui sono rimasti più frequenti del solito, tanto che ad Halloween abbiamo deciso di tornare a trovarlo, apparentemente per fare una serata di baldoria insieme. Il pomeriggio prima di tornare a casa, D aveva un forte mal di testa e Stefano gli ha proposto di farsi fare un cristallo da me. Lui, sebbene scettico, ha accettato......NON DIMENTICHERO' MAI cosa emanava quella testa...ronzava come un nido di vespe!!!ed infatti nonostante l'ora di cristalloterapia il mal di testa non accennava a diminuire...poi a distanza di un anno è stato male.
D mi sta insegnando che la vita va vissuta fino all'ultima goccia! sono inutili le paranoie e la paura di fare ciò che desideriamo. Godiamoci ogni istante perchè se ce ne dimentichiamo la vita ti presenta il conto e ti costringe a fermarti a riflettere. Bisogna tenere le antenne dritte e cogliere le opportunità che la vita ti offre di crescere. Tutto questo mi porta a desiderare ancora di più di affermarmi come life and support coach. Io voglio aiutare le persone a svegliarsi perchè più sveglio loro e più mi alleno a stare sveglia. DRIIIIIINNNNNN

A proposito di sveglia...l'universo mi ha regalato una bella opportunità di stare sveglia durante tutto il tragitto in nave per tornare in continente. Quella notte ho avuto la chiara percezione dell'alta velocità con cui ormai passa il tempo. Ho trascorso 6 ore in compagnia del guardiano di notte che, molto gentile, mi ha aiutato a superare i continui attacchi di ansia che ogni tanto mostravo, facendomi chiacchierare e distraendomi. Vedere l'alba in mezzo al mare è stato davvero magico. Sono davvero grata per quest'esperienza dal sapore dolce-amaro.
Per finire cito un verso aprendo "a caso" UCIM : " Mi farò da parte e lascerò che Egli guidi il cammino, poichè voglio procedere lungo la strada che porta a Lui".
UN ABBRACCIO DI LUCE
LAURA

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